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Pesticidi

Il termine "pesticidi" è comunemente usato come sinonimo di prodotti fitosanitari. Il termine “pesticidi” è tuttavia termine più ampio che comprende anche prodotti come i biocidi, che non sono destinati sì all’uso su piante, ma servono a debellare organismi nocivi e portatori di malattie come insetti, ratti e topi, e non rientrano nell’ambito di competenza dell’EFSA.

I prodotti fitosanitari sono pesticidi che vengono utilizzati principalmente per mantenere in buona salute le colture e impedire loro di essere distrutte da malattie e infestazioni. Comprendono erbicidi, fungicidi, insetticidi, acaricidi, fitoregolatori e repellenti.

I prodotti fitosanitari contengono almeno una sostanza attiva. Tali sostanze possono essere sostanze chimiche oppure microrganismi, inclusi i virus, che permettono al prodotto di svolgere la sua azione. Una buona parte delle attività EFSA in ambito di valutazione del rischio Campo specialistico della scienza applicata che comporta la disamina di dati e studi scientifici per valutare i rischi associati a determinati pericoli. Si articola in quattro fasi: individuazione del pericolo, caratterizzazione del pericolo, valutazione dell'esposizione e caratterizzazione del rischio. nel settore dei prodotti fitosanitari è incentrata proprio su tali sostanze attive.

Ruolo dell'EFSA

L’EFSA fornisce consulenza scientifica indipendente ai gestori del rischio in base delle proprie valutazioni del rischio. La Commissione europea e gli Stati membri adottano decisioni di gestione del rischio Gestione dei rischi individuati tramite la valutazione del rischio. Comprende la pianificazione, l'attuazione e la valutazione di qualsiasi azione conseguentemente intrapresa per proteggere i consumatori, gli animali e l'ambiente. su questioni normative, tra cui l'approvazione delle sostanze attive e l'impostazione dei limiti di legge per i residui di pesticidi nei prodotti alimentari e nei mangimi (livelli massimi di residui, o LMR Quantitativo massimo di residuo di un pesticida consentito negli alimenti o nei mangimi, espresso in milligrammi per chilogrammo.).

Prima che una sostanza attiva possa essere utilizzata nell’UE all’interno di un prodotto fitosanitario Prodotto usato per proteggere, preservare o influenzare la crescita di piante desiderabili o per distruggere o controllare la crescita di piante o parti di piante indesiderate., deve essere approvata dalla Commissione europea. Prima che venga assunta una decisione ufficiale sulla loro approvazione, le sostanze attive sono oggetto di un approfondito processo di valutazione. 

L’Unità revisione paritetica pesticidi dell’EFSA è responsabile dell’esame paritetico a dimensione UE della valutazione del rischio connesso ai principi attivi impiegati nei prodotti fitosanitari, in stretta collaborazione con gli Stati membri dell’UE. La valutazione dei rischi associati alle sostanze attive mira a determinare se questi prodotti, purché usati correttamente, possano produrre, direttamente o indirettamente, effetti nocivi sulla salute dell’uomo o degli animali (per esempio attraverso l’acqua potabile, gli alimenti o i mangimi) e non compromettano la qualità delle falde acquifere. Inoltre la valutazione del rischio ambientale Processo di valutazione del potenziale danno per l'ambiente causato da una sostanza, attività o evento naturale. Ciò può includere l'introduzione di piante geneticamente modificate, l'uso di pesticidi o la diffusione di organismi nocivi alle piante. si prefigge l’obiettivo di valutare l’impatto potenziale di tali prodotti sugli organismi non bersaglio del pesticida Sostanza usata per uccidere o controllare gli organismi nocivi, compresi gli organismi portatori di malattie e gli insetti, gli animali e le piante indesiderati..

L’EFSA fornisce pareri scientifici alla Commissione europea sui possibili rischi connessi alla presenza di residui di pesticidi negli alimenti trattati con prodotti fitosanitari ed elabora proposte per stabilire gli LMR. L'EFSA fornisce anche supporto amministrativo e scientifico al gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sui prodotti fitosanitari e i loro residui (gruppo PPR).

Il gruppo PPR e le Unità coivolte hanno il compito di sviluppare e di rivedere le metodologie scientifiche, compresi i documenti orientativi, per la valutazione del rischio da pesticidi. In tale contesto l'EFSA appalta periodicamente alcuni compiti a organismi esterni che le prestano assistenza nella raccolta di dati e informazioni scientifiche o nello sviluppo di strumenti di modellazione. Le opinioni delle parti interessate sulle nuove linee guida e metodologie vengono raccolte tramite consultazioni pubbliche. I documenti che contengono le linee guida forniscono indicazioni ai richiedenti e agli Stati membri sulle modalità di conduzione della valutazione del rischio per un dato settore nel contesto della revisione paritetica delle sostanze attive usate nei prodotti fitosanitari.

Il quadro UE

Una corposa legislazione UE disciplina la commercializzazione e l’utilizzo dei prodotti fitosanitari e dei loro residui negli alimenti. I prodotti fitosanitari non possono essere commercializzati o utilizzati se non prima autorizzati. Si usa un sistema a due livelli in cui l’EFSA valuta le sostanze attive contenute nei prodotti fitosanitari e gli Stati membri valutano e autorizzano i prodotti a livello nazionale. I prodotti fitosanitari sono disciplinati essenzialmente dal Regolamento quadro (CE) 1107/2009.

Tutte le questioni relative ai limiti di legge dei residui di  pesticidi nei cibi sono trattati nel Regolamento (CE) 396/2005. Tale regolamento disciplina anche i controlli ufficiali sui residui di pesticidi negli alimenti di origine vegetale e animale, che possono residuare dall’impiego dei pesticidi per proteggere i vegetali.

Ultime notizie

Nel febbraio 2023 l'EFSA ha pubblicato la sua guida aggiornata alla valutazione del rischio da pesticidi per uccelli e mammiferi, pubblicata originariamente nel 2009. Il documento propone uno schema di valutazione del rischio a più livelli che tocca l' esposizione alimentare Misurazione finalizzata alla valutazione del rischio del quantitativo di una sostanza assunto da una persona o un animale tramite la dieta, che viene intenzionalmente aggiunta o è casualmente presente nella dieta stessa (per esempio una sostanza nutritiva, un additivo o un pesticida)., l' esposizione Concentrazione o quantitativo di una particolare sostanza che viene assorbito da un individuo, una popolazione o un ecosistema con una specifica frequenza nell'arco di un determinato lasso di tempo. tramite avvelenamento secondario e l'esposizione tramite l'assunzione di acqua contaminata. Pur ricalcando i principi della guida esistente, le metodologie di valutazione del rischio sono state chiarite, aggiornate e integrate ove necessario. In un’ottica di armonizzazione e trasparenza è stato sviluppato uno strumento di valutazione online, che agevola la valutazione del rischio mediante calcoli.

Revisione paritetica

Revisione paritetica sulle sostanze attive

Dal 2003 l’EFSA è responsabile della revisione paritetica a livello di UE delle sostanze attive utilizzate nei prodotti fitosanitari. Questo compito viene assolto dalla sua “Unità “Pesticidi” secondo le procedure stabilite dalla legislazione e dai più recenti standard e metodi scientifici. L’EFSA esegue i lavori in stretta collaborazione con gli esperti scientifici degli Stati membri.

In generale, le sostanze attive sono valutate seguendo un approccio per fasi:

  1. La richiesta di approvazione di una sostanza attiva è presentata dal produttore della sostanza a uno Stato membro (RMS) designato relatore, insieme a un apposito fascicolo contenente i dati richiesti.
  2. Per ogni sostanza viene prodotta un’iniziale relazione di valutazione dallo RMS che effettua la prima valutazione del rischio.
  3. La valutazione dei rischi dell’RMS è rivista pariteticamente dall’EFSA in collaborazione con tutti gli Stati membri.
  4. L'EFSA abbozza una “conclusione" circa la sostanza attiva.
  5. La Commissione europea adotta la decisione legislativa se includere o meno la sostanza nell’elenco delle sostanze attive autorizzate nell’Unione.

Nell'UE l'EFSA è responsabile anche della revisione paritetica delle richieste di rinnovo dell'autorizzazione di sostanze attive. Le sostanze attive sono generalmente autorizzate per un periodo di 10 anni, dopo di che il produttore è tenuto a richiederne il rinnovo. La richiesta va presentata al rispettivo RMS, che effettua la valutazione iniziale producendo una relazione di valutazione del rinnovo (RAR). L'EFSA esegue poi la valutazione paritetica del RAR in collaborazione con gli Stati membri.

L'EFSA fornisce assistenza scientifica anche nella valutazione delle richieste di autorizzazione per quanto riguarda le "sostanze di base". Le sostanze di base sono, in generale, i principi attivi che non vengono utilizzati principalmente come prodotti fitosanitari, ma che possono essere utili a proteggere le piante. I criteri per la loro approvazione sono stabiliti dal regolamento quadro.

Infine l'EFSA fornisce il proprio parere scientifico Documento scientifico che comprende: valutazioni del rischio su questioni scientifiche generiche; valutazioni di una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio di un prodotto, una sostanza o un'indicazione; o l'esame di una valutazione del rischio. sui dati di conferma. L'approvazione può essere subordinata alla presentazione di ulteriori informazioni di conferma, dove siano stati stabiliti nuovi requisiti durante la valutazione o a seguito dell’emergere di nuove conoscenze scientifiche e tecniche.

L’esito delle revisioni paritetiche e/o degli altri processi di consultazione viene presentato nelle conclusions and technical reports dell’EFSA.

Livelli massimi di residui

Livelli massimi di residui di pesticidi negli alimenti

I residui di pesticidi, derivati dall'impiego di prodotti fitosanitari ( PPP Abbreviazione di “plant protection product”, prodotto usato per proteggere, preservare o influenzare la crescita di piante coltivate o per arrestare o controllare la crescita di piante o parti di piante indesiderate.) in colture destinate all’alimentazione umana e animale, possono rappresentare un rischio per la salute pubblica. Per tale motivo è stato stabilito un quadro legislativo esaustivo che definisce le regole: per l'approvazione delle sostanze attive impiegate nei prodotti fitosanitari; per l'uso dei prodotti fitosanitari; per i residui di pesticidi ammissibili nei prodotti alimentari.

Secondo il regolamento (CE) n.396/2005, i livelli massimi di residui (LMR) sono i tenori massimi di residui di pesticidi ammessi per legge all’interno o sulla superficie di alimenti o mangimi, fatte salve le buone prassi agricole (GAP) e l’esposizione minima possibile dei consumatori per tutelare quelli vulnerabili. Essi vengono calcolati dopo una valutazione esaustiva delle proprietà del principio attivo e della destinazione d'uso del pesticida. I medesimi limiti di legge, stabiliti come “limiti di tolleranza”, si applicano anche ai prodotti alimentari d’importazione per agevolare il commercio internazionale.

Prima che un LMR venga stabilito o modificato - ad esempio perché un soggetto richiedente chiede un’autorizzazione per un nuovo prodotto fitosanitario - l’EFSA valuta il comportamento dei residui del pesticida e i possibili rischi per la salute dei consumatori connessi alla presenza di residui nei cibi. Se la valutazione del rischio da parte dell’EFSA non individua rischi inaccettabili per il consumatore, vengono stabiliti LMR armonizzati a livello di UE (vedi Banca dati LMR UE) e il prodotto fitosanitario può essere autorizzato.

Le richieste di autorizzazione o revisione degli LMR vigenti nell’UE, in conformità dell'articolo 6 del regolamento (CE) n. 396/2005, vengono ricevute dall'EFSA e gestite in collaborazione con lo Stato membro che effettua la valutazione (EMS), esamina le nuove richieste di autorizzazione di LMR per una data associazione sostanza attiva-coltura, effettua la valutazione dei rischi per i consumatori e determina gli LMR raccomandabili. Maggiori informazioni sul processo sono disponibili alla pagina "Valutazione dei pesticidi.

Conformemente all'articolo 12 del regolamento (CE) n. 396/2005, l'EFSA riesamina anche, in stretta collaborazione con lo Stato membro relatore (RMS), anche gli LMR vigenti. L'EFSA elabora proposte di LMR ed esegue una valutazione del rischio per i consumatori per tutte le colture per le quali sono in atto autorizzazioni europee o limiti di tolleranza per i beni importati. La revisione degli LMR per una sostanza attiva viene eseguita attenendosi al processo concordato con la Commissione europea e gli Stati membri. Ulteriori informazioni su tale processo, compresi dettagliate istruzioni operative, diagramma di flusso e moduli, sono disponibili qui di seguito.

Per consentire ai portatori di interesse di predisporre e collaborare al meglio alla revisione degli LMR, l'EFSA aggiorna trimestralmente il riepilogo dei progressi compiuti nella revisione degli LMR a norma dell'articolo 12 del regolamento (CE) n. 396/2005.

In tutte le valutazioni degli LMR condotte dall’EFSA, l’esposizione alimentare cronica (a lungo termine) e quella acuta (a breve termine) ai residui di pesticidi vengono stimate utilizzando un modello di calcolo sviluppato dall'EFSA stessa (PRIMo – Pesticide Residue Intake Model). Il modello, che si basa su dati nazionali circa i consumi di alimenti e sui pesi unitari forniti dagli Stati membri, poggia su metodologie di valutazione del rischio validate a livello internazionale.

Gli esiti delle valutazioni degli LMR da parte dell’EFSA vengono presentati sotto forma di pareri motivati e pubblicati sull’EFSA Journal.

Revisione ai sensi dell’articolo 12: istruzioni e modulistica

Istruzioni operative

Work instructions_2020.pdf

STEP 2: GAPs collection

Template for GAPs reporting form

STEP 3: identification of cGAP

Template of the GAP overview file

STEP 4: data collection

Template for MSs Evaluation Report

Template for EURLs evaluation report

STEP 5: ER and PROFile

Template for RMS evaluation report

Template for PROFile (3.0)

PROFile (3.0) user guide

STEP 8: Member States consultation

Template for commenting

Relazione annuale

Relazione annuale sui residui di pesticidi

Gli Stati membri hanno l’obbligo di effettuare controlli per garantire che gli alimenti immessi sul mercato siano conformi ai limiti di pesticidi ammessi per legge nei cibi. Tra i vari programmi europei di monitoraggio vi è uno dei più completi programmi di controllo sugli alimenti al mondo, con il quale si analizzano ogni anno oltre 75 000 campioni di alimenti rispetto a oltre 600 pesticidi diversi. Nel 2022 sono stati raccolti in totale oltre 110 000 campioni di alimenti, un numero senza precedenti.

L'EFSA redige rapporti annuali sulle attività di controllo effettuate dagli Stati membri dell'UE[1] nonché dai due Paesi SEE Norvegia e Islanda. Questi rapporti individuano eventuali aspetti preoccupanti per quanto riguarda il rispetto dei limiti di legge per i residui di pesticidi e valutano l'esposizione dei consumatori a tali residui tramite gli alimenti immessi sul mercato. Nel più recente rapporto EFSA sul tema la metodologia di valutazione probabilistica introdotta nel 2023 è stata estesa a tutti i pesticidi analizzati nell'ambito del programma coordinato dall'UE.

Inoltre l'EFSA esprime raccomandazioni per rendere più efficienti i programmi di controllo a venire.

[1]: Conformemente all'accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall'Unione europea e dalla Comunità europea dell'energia atomica, in particolare l'articolo 5, paragrafo 4, del Quadro di Windsor (cfr. dichiarazione comune n. 1/2023 dell'Unione e del Regno Unito in sede di comitato misto istituito dall'accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall'Unione europea e dalla Comunità europea dell'energia atomica del 24 marzo 2023, GU L 102 del 17.4.2023, pag. 87), in combinato disposto con l'allegato 2, sezione 24, di tale Quadro, ai fini del presente regolamento i riferimenti agli Stati membri si intendono fatti anche al Regno Unito nei confronti dell'Irlanda del Nord.

Domande frequenti (FAQ)

I residui di pesticidi sono quantità misurabili di sostanze attive (sostanze chimiche usate per proteggere le piante da malattie e organismi nocivi) e loro metaboliti o prodotti di degradazione che possono trovarsi negli alimenti di origine vegetale e/o animale.

L'Unione europea dispone di un quadro legislativo completo che disciplina l’impiego dei pesticidi. Per la massima tutela dei consumatori vengono stabiliti limiti massimi di legge, detti livelli massimi di residui (LMR), delle quantità di residui di pesticidi ammissibili negli alimenti. Sono stati stabiliti LMR per oltre 650 pesticidi contenuti in oltre 370 prodotti alimentari. Per garantire che gli alimenti commercializzati rispettino tali limiti, gli Stati membri dell'UE, più   Norvegia e Islanda, prelevano e sottopongono a test campioni di vari prodotti alimentari verificando in essi l'eventuale presenza di residui. Questi dati vengono analizzati e pubblicati annualmente dall'EFSA per offrire una panoramica della conformità ai limiti nell'UE e dell'esposizione dei consumatori europei ai residui di pesticidi. In aggiunta l'EFSA formula raccomandazioni per i futuri programmi di monitoraggio.

Gli ultimi dati, raccolti nel 2022, mostrano che il 96,3% dei 110 829 campioni totali analizzati ricadeva al di sotto del livello massimo di residui (LMR) ammesso, mentre il 3,7% di essi sforava tale livello. Di questi il il 2,2% risultava non conforme (campioni che superavano l’LMR anche tenuto conto del fattore di incertezza Concetto scientifico usato nell’ambito della valutazione del rischio per descrivere tutti i vari tipi di limiti nelle conoscenze disponibili al momento in cui si effettua la valutazione, in base alle risorse concordate. Tali limiti influiscono sulla probabilità dei possibili risultati della valutazione. connesso alle misurazioni). Quanto al sottoinsieme di 11 727 campioni analizzati in base al programma di controllo coordinato dall'UE (vedi domanda 6), l’1,6% sforava gli LMR e lo 0,9% risultava non conforme. Il tasso di non conformità è leggermente diminuito dall'1% nel 2019 allo 0,9% nel 2022, quando è stato campionato lo stesso paniere di prodotti.

Se un campione contiene residui di pesticidi superiori agli LMR, viene depurato dell'incertezza di misura. Quando il tenore di residui di pesticidi è superiore all'LMR anche depurato, il campione è non conforme. La non conformità innesca misure di carattere normativo.

In linea con i dati degli anni precedenti, anche nel 2022 sono stati registrati residui multipli in poco più di un quarto dei campioni (il 23%). La presenza di residui multipli non costituisce inosservanza della normativa sugli LMR fintanto che i singoli pesticidi non eccedano i limiti di legge. Tuttavia i prodotti contenenti residui multipli dovrebbero essere valutati attentamente dalle autorità nazionali, per verificare ad esempio se determinate combinazioni di pesticidi vengano impiegate deliberatamente per aggirare i limiti massimi di residui (MRL) previsti per le sostanze singole.

Il rapporto contiene due insiemi di dati:

  • il programma coordinato dall’UE, in base al quale la Commissione europea obbliga i Paesi relatori ad analizzare un comune elenco di prodotti alimentari e pesticidi. Gruppi diversi di prodotti alimentari vengono analizzati con ciclicità triennale. I campioni vengono presi a caso per ottenere risultati statisticamente rappresentativi dei cibi consumati dai cittadini europei.
  • i programmi di controllo nazionali il cui campo d’azione è definito dai singoli Stati membri. I programmi sono "basati sul rischio", si concentrano cioè su quei prodotti che probabilmente contengono residui in concentrazioni superiori ai limiti di legge.

La percentuale del 96,3% viene ricavata combinando le risultanze dei due programmi. I soli risultati del programma coordinato dall'UE, che nel 2022 ha interessato 11 727 campioni di 12 prodotti alimentari, hanno evidenziato che il 98,4% dei campioni rientrava nei limiti di legge.

Questa edizione del rapporto estende la metodologia di valutazione probabilistica introdotta lo scorso anno a tutti i pesticidi analizzati nell'ambito del programma coordinato dall'UE. Tale valutazione stima la probabilità che i consumatori siano esposti a una quantità di residui superiore al livello di sicurezza (il cosiddetto valore guida per la tutela della salute). Per la maggior parte delle sostanze tale probabilità è stimata zero; per alcune sostanze  una probabilità leggermente superiore è stata stimata per taluni gruppi di consumatori.
A causa di parecchi elementi di incertezza, i rischi potrebbero risultare sovrastimati in questa valutazione. Nei prossimi anni l'EFSA continuerà ad adeguare la metodologia per migliorare ulteriormente l'accuratezza dei risultati.

Nel redigere il proprio rapporto l'EFSA effettua una valutazione del rischio alimentare acuto (cioè a breve termine) e cronico (a lungo termine) associando i dati del programma coordinato dall'UE con le informazioni sul consumo di alimenti fornite dagli Stati membri. Sulla base dei dati del 2022, l'EFSA ha concluso che la stima del rischio per la salute dei consumatori è bassa.

  • Limite massimo di residui (LMR): quantità massima di un residuo di pesticida ammessa negli alimenti. Gli LMR sono detti anche "limiti di legge " o "livelli ammessi".
  • Campione non conforme: campioni contenenti uno o più residui di pesticidi che superano l'LMR anche depurati dell'incertezza di misura.
  • Valore di riferimento per la tutela della salute umana (Health-Based Guidance Value - HBGV): valore soglia che indica il livello di sicurezza per l’assunzione di una sostanza da parte del consumatore. Si ricava dalle risultanze di effetti sulla salute anche tenuto conto degli elementi di incertezza circa i dati e la durata dell'esposizione.

Limite di quantificazione Concentrazione minima di una sostanza che può essere misurata con precisione utilizzando test standard. ( LOQ Abbreviazione di “Limit of Quantification” (limite di quantificazione), concentrazione minima di una sostanza che può essere misurata con precisione utilizzando test standard.): concentrazione minima di residui che può essere quantificata e segnalata tramite monitoraggio di routine con metodi di controllo convalidati.

Pesticidi negli alimenti
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